
L’odontoiatria, sia conservativa, sia estetica, ha l’obiettivo di conservare, per quanto possibile, di conservare i tessuti, in modo da effettuare interventi di ortodonzia invisibile, specialmente quando si tratta di interventi come le faccette o le corone dentali o la rimozione di vecchi restauri.
Il dottor Francesco Bruno, dentista a Chieri, ci spiega che uno degli interventi di odontoiatria estetica più richiesti è lo sbiancamento dentale, soprattutto perché denti bianchi e sani rappresentano una delle caratteristiche estetiche più ambite e ricercate. Si tratta però non solo di una tecnica utile in casi “cosmetici” ma anche sbiancamenti utili per risolvere discromie dentali dovute a patologie come la fluorosi o gli effetti di particolari antibiotici. Lo sbiancamento dentale è un trattamento odontoiatrico che porta i denti ad apparire più bianchi. È possibile scegliere tra diverse tipologie di trattamenti sbiancanti, che consentono di riportare il colore della dentatura all’antico splendore, fino a schiarire leggermente le tonalità originali. Non è però possibile modificare il colore originale della dentatura per renderlo più chiaro.
Oltre allo sbiancamento dentale, viene utilizzata molto la tecnica odontoiatrica delle faccette dentali, che consistono in sottili lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna del dente per migliorare l’aspetto estetico del sorriso, nascondendo quindi vari difetti legati a forma, colore e posizione. Il funzionamento è paragonabile a quello delle unghie finte, dato che vengono incollate sopra uno o più denti per migliorare l’aspetto estetico del sorriso di una persona.
Nessun commento:
Posta un commento