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CON IGIENE ORALE MENO RISCHIO TUMORI A ESOFAGO, COLLO E TESTA

L’importanza dell’igiene orale è nota, ma le conseguenze legate a una cattiva igiene orale non sono così conosciute. Uno studio pubblicato sulla rivista «Cancer Research» chiarisce ulteriormente quali siano le conseguenze peggiori per chi non cura la propria igiene orale.


I ricercatori hanno utilizzato i campioni orali prelevati da oltre 122mila statunitensi arruolati in due grandi studi condotti dall’American Cancer Society per valutare l’impatto del microbiota orale - ovvero l’insieme dei batteri che popolano la nostra bocca - sulla probabilità di insorgenza di un tumore dell’esofago.
Durante i dieci anni della ricerca, sono state 106 le diagnosi di tumore dell’esofago registrate nel campione osservato. Dal confronto con i soggetti sani, è emerso che due batteri più facili da trovare nel cavo orale di persone colpite da parodontite risultavano in realtà associati anche a un rischio più alto di ammalarsi di tumore dell’esofago: sia dell’adenocarcinoma sia della forma a cellule squamose.

I ricercatori hanno fatto appello anche all’igiene orale, per una prevenzione ad ampio spettro che riguardi anche i tumori dell’esofago. «La pulizia dei denti accurata e personalizzata resta un cardine della prevenzione, soprattutto negli anziani e in chi ha le gengive già infiammate - afferma Claudio Gatti, presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp) -. I denti vanno lavati per 4-5 minuti ogni volta che si è mangiato o almeno due volte al giorno. Agli anziani consigliamo inoltre lo spazzolino elettrico anziché quello manuale, per ridurre la necessità di movimenti complessi e assicurarsi una miglior pulizia. Sì anche agli scovolini interdentali, mentre i collutori antiplacca vanno impiegati soltanto su prescrizione del dentista. Queste indicazioni aiutano a ridurre le conseguenze della parodontite e mantenere un sorriso sano a lungo».


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